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CICIP&CICIAP via Gorani, 9 20123 Milano per il ciclo Il puro e l’Impuro Ebbe amanti maschi e femmine, danzò nuda sulle scene del music hall, aprì un istituto di bellezza per le signore parigine, fu testimonial di campagne pubblicitarie per Lucky Strike, scrisse per mezzo secolo e diventò uno dei personaggi più importanti della letteratura non solo francese ma anche mondiale: come trovò il tempo per fare tutto questo, Sidonie-Gabrielle Colette? 30 ottobre, ore 19.30 serata dedicata a Colette Scrisse sempre molto Colette e visse ancora di più, confutando la nota sentenza secondo cui ‘o si vive o si scrive’. La sua prosa, che Giovanni Raboni definì "esatta e morbida", è un esempio di scrittura perfetta e di raffinata psicologia; ma Colette ha soprattutto espresso un mondo, una visione stupendamente femminile della realtà: il suo nome fa pensare ai "romanzi per signorine", eppure lei rifugge da ogni tipo di leziosità. I suoi scritti sono audaci, per quell'epoca, e ancora per la nostra, parlano in modo penetrante di rapporti fra i sessi, di amori lesbici, di cortigiane, di transessuali, di desideri, di “quei piaceri che , alla leggera, chiamiamo fisici..” e sanno affermare lucidamente quella difficile e scandalosa verità che il genere è qualcosa di soggettivo, è “impuro”. “La vera speranza di Colette era rivoluzionaria….aveva assorbito l’esortazione di Nietzche, che fu la parola d’ordine della sua generazione: “Diventa te stesso”. Ma, ora, intorno al 1900, era possibile diventare un individuo te stesso e una donna? Questa domanda è al cuore di tutto ciò che lei scrive.” (Judith Thuman) Seppur lontana e contraria al femminismo come idea e ideologia, seppe affermare come nessuna altra la femminilità a tutto tondo, come forza, indipendenza, “marcia in più”. Virginia Woolf lottò per i diritti femminili con i suoi testi, Colette lo fece con la sua esistenza, dimostrando quanto si possa essere indipendenti nel giudizio, nel lavoro, nella vita e nella solitudine. Julia Kristeva le ha dedicato un magnifico saggio, per affiancarla a due altre figure eccezionali, Melanie Klein e Hannah Arendt. A guidarci alla scoperta o riscoperta di Colette verrà Maria Teresa Giaveri, brillantissima studiosa di letteratura francese e comparata, che ama molto questa scrittrice e le ha dedicato un Meridiano Mondadori (Colette, Romanzi e racconti, uscito nel 2000).
Animerà la serata una splendida carrellata di fotografie ricercate e montate per noi da Luciana Murru
Seguirà cena, tutte insieme a chiacchierare ancora di Colette. (prenotare al 02.86995410) |
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