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per il ciclo

Il puro e l’Impuro

 Ebbe amanti maschi e femmine, danzò nuda sulle scene del music hall, aprì un istituto di bellezza per le signore parigine, fu testimonial di campagne pubblicitarie per Lucky Strike, scrisse per mezzo secolo e diventò uno dei personaggi più importanti della letteratura non solo francese ma anche mondiale: come trovò il tempo per fare tutto questo, Sidonie-Gabrielle Colette?

30 ottobre, ore 19.30 serata dedicata a

Colette

Scrisse sempre molto Colette e visse ancora di più, confutando la nota sentenza secondo cui ‘o si vive o si scrive’.

La sua prosa, che Giovanni Raboni definì "esatta e morbida", è un esempio di scrittura perfetta e di raffinata psicologia; ma Colette ha soprattutto espresso un mondo, una visione stupendamente femminile della realtà: il suo nome fa pensare ai "romanzi per signorine", eppure lei rifugge da ogni tipo di leziosità.

I suoi scritti sono audaci, per quell'epoca, e ancora per la nostra, parlano in modo penetrante di rapporti fra i sessi, di amori lesbici, di cortigiane, di transessuali, di desideri, di “quei piaceri che , alla leggera, chiamiamo fisici..”  e sanno affermare lucidamente quella difficile e scandalosa verità che il genere è qualcosa di soggettivo, è  “impuro”.

“La vera speranza di Colette era rivoluzionaria….aveva assorbito l’esortazione di Nietzche, che fu la parola d’ordine della sua generazione: “Diventa te stesso”. Ma, ora, intorno al 1900, era possibile diventare un individuo – te stesso – e una donna? Questa domanda è al cuore di tutto ciò che lei scrive.” (Judith Thuman)

Seppur lontana e contraria al femminismo come idea e ideologia, seppe affermare come nessuna  altra la femminilità a tutto tondo, come forza, indipendenza, “marcia in più”. 

Virginia Woolf lottò per i diritti femminili con i suoi testi, Colette lo fece con la sua esistenza, dimostrando quanto si possa essere indipendenti nel giudizio, nel lavoro, nella vita e nella solitudine.

Julia Kristeva le ha dedicato un magnifico saggio, per affiancarla a due altre figure eccezionali, Melanie Klein e Hannah Arendt.

A guidarci alla scoperta o riscoperta di Colette verrà Maria Teresa Giaveri, brillantissima studiosa di letteratura francese e comparata, che ama molto questa scrittrice e le ha dedicato un Meridiano Mondadori (Colette, Romanzi e racconti, uscito nel 2000).

 

Animerà la serata una splendida carrellata di fotografie ricercate e montate per noi da Luciana Murru              

 

                   Seguirà cena, tutte insieme a chiacchierare ancora di Colette.

                                          (prenotare al  02.86995410)