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mercoledì 12 maggio 2010 ore 19.30
Elisabeth Badinter
“A forza di sentirsi ripetere che una madre deve dare tutto al proprio figlio, il suo latte, il suo tempo e la sua intera energia, è inevitabile che le donne indietreggino sempre più di fronte all'ostacolo. Alcune trovano la loro completa realizzazione nella maternità, ma la maggioranza farà un giorno il calcolo del profitto e della perdita, delle gioie e delle pene; da un lato l'esperienza insostituibile dell'amore offerto e ricevuto, come dell'essenzialità di tale scambio; da un altro lato, le frustrazioni e lo stress quotidiano, i conflitti inevitabili e talvolta una sensazione di fallimento.
Se oggi un numero crescente di donne rimane senza figli, ciò significa che esse riescono a realizzarsi in altri modi, oltre che con la maternità come viene loro imposta…
In realtà ci sono infiniti modi di vivere la maternità, che vietano di parlare di un istinto fondato sul determinismo biologico, ma che dipendono solo dalla storia personale e culturale di ogni donna…
..Ma riusciranno le donne a tener testa alle ingiunzioni dei “maternalisti”, sostenuti dalle più rispettabili istituzioni? Fino a che punto sapranno imporre i loro desideri e le loro volontà contro il discorso, potente, crescente e aggressivo del senso di colpa? ”
Il conflitto la donna, la madre Una vera e propria “guerra ideologica e sotterranea “ si sta muovendo contro le donne . Un’offensiva che attraverso un ritorno al naturalismo vuole rimettere “la maternità al centro del destino femminile” e riconfinare le donne al loro “sublime” ruolo di madre. In occasione dell’uscita in Francia dell’ultimo libro di Elisabeth Badinter, Le conflit. La femme et la mère, incontriamo Lea Melandri, Elisabetta Donini, Elena Stancanelli, (autrice insieme a Carola Susani di Mamma o non mamma, 2009), Paola Leonardi e Ferdinanda Vigliani (curatrici del libro Perché non abbiamo avuto figli, 2009)
Questo “grido” della Badinter ci ha riportato l’urgenza di una nuova riflessione sul tema della femminilità e della maternità , già affrontato l’anno scorso nel ciclo sulla “Memoria”. La maternità non è "scontata". Tanto meno scontata è la maternità felice. Ma quanto è possibile starne fuori? C'è un prezzo da pagare? Il vuoto e il pieno del mondo passano attraverso un figlio? E, ancora peggio, la maternità lungi da essere un “potere” per le donne rimane ancora oggi paradossalmente uno strumento di emarginazione e sottomissione del genere femminile. Ne parliamo mercoledì con alcune donne “speciali “ e “molto speciali” che non hanno avuto figli e che sulle motivazioni di questa scelta - ancora oggi scandalosa - hanno condotto una profonda analisi (e autoanalisi). Elisabeth Badinter - Studiosa di filosofia, specialista dell'Illuminismo, è una celebre femminista francese. E’ autrice di L'amore in più: storia dell'amore materno,(1981); L'uno e l'altra: sulle relazioni tra l'uomo e la donna (1986); XY: l'identità maschile (1993); La strada degli errori (2004). Lea Melandri - Fra le maggiori attiviste italiane del movimento delle donne, redattrice insieme allo psicanalista Elvio Facchinelli, della rivista” L’erba voglio” (1971-78), insegna oggi alla Libera Università delle Donne di Milano, di cui è stata promotrice (1987) e collabora per “D di Repubblica” e “Liberazione”. Ha pubblicato diversi saggi sulla condizione della donna. Elisabetta Donini - Già docente di Fisica all’Università di Torino, fa tuttora parte del Centri Interdisciplinare di ricerche e Studi delle Donne (CIRSDE) della stessa Università, fa parte del gruppo delle Donne in nero della casa delle Donne di Torino. Elena Stancanelli - Scrittrice. Il suo romanzo di esordio, Benzina (1998), ha vinto il premio Berto ed diventato un film. Collabora a quotidiani e riviste tra i quali “la Repubblica”, “L’Espresso” e “Venerdì”. Paola Leonardi - Sociologa, psicoterapeuta, fondatrice della Scuola di formazione in Socio-psicologia delle Donne, è autrice di diverse pubblicazioni. Fernanda Vigliani - Attiva nel movimento delle donne, è stata cofondatrice del centro Studi e Documentazione Pensiero femminile di Torino, in cui lavora tutt’ora. Ha curato diverse pubblicazioni sull’identità e gli stereotipi di genere tra i giovani. |
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